martedì 30 settembre 2014

LA RAGAZZA CON IL MATERASSO AL COLLO

È di oggi la notizia della svolta "  YES  MEANS  YES  " in California per quanto riguarda l'accertamento del reato di stupro. In pratica deve essere esplicitato verbalmente con un chiaro " si " il consenso e l'accettazione del rapporto. In caso diverso, cioè al di fuori di questo chiaro assenso tutto è stupro.
Leggo con dolore che l'essere ubriaca o aver dato ad intendere che ci stava essendo uscita da sola con il tipo è stato interpretato nei processi ( i pochi processi istruiti a partire dalle poche denunce ) come un consenso al rapporto sessuale.
Che vergogna ! Essere ubriaca, nel paese che nuota nell'alcol , come espressione di consenso al rapporto sessuale ci fornisce  un'agghiacciante idea di quanti stupri passino inosservati e impuniti.....Trovo oltraggioso che questo" consenso alcolico "sia accettato da un tribunale che si fa carico di tentare una giustizia.
Riflettiamo un poco anche sui modelli culturali che importiamo supinamente: il mitico college americano che nei diecimila telefilm che vediamo a ogni ora è rappresentato come meta ambita da qualsiasi studente e famiglia, come strumento di elevazione e avanzamento sociale. Un percorso che ad una studentessa su cinque costa uno stupro praticato e inflitto da persone che conosce all'interno del college !
Questa ragazza californiana nella foto  , per ottenere attenzione, chiedere giustizia e stimolare il dibattito, ha inscenato una protesta singolare : gira con il materasso sul quale è stata stuprata al college. Rende visibile il peso che si porterà per sempre dentro e di fronte al quale è già difficile pensare di "fare " giustizia. Non continuiamo a violentare le donne umiliandole con attenuanti oltraggiose e assolutamente ingiuste per gli stupratori. Aggiungo anche un'altra considerazione che riprenderò più avanti: abbiamo iniziato a pensare a nuovi contenuti per la scuola nel post Cambiamo programma . Perchè non interrogarci anche sulla prevenzione dello stupro come contenuto specifico ?

martedì 16 settembre 2014

CAMBIAMO PROGRAMMA

No, non è un invito a passare da un canale all'altro della televisione nè un appello a variare qualche forma organizzativa .....CAMBIAMO  PROGRAMMA è un'idea  , un sogno nel cassetto.
Abbiamo visto, tristemente , quale eco di consensi e risonanza abbia avuto tra giovani e giovanissime donne l'appello recente Women against feminism.
triste davvero vedere che le nuove generazioni  di donne non sentono come loro patrimonio personale il vissuto di lotte e passioni delle generazioni di donne che le hanno precedute.
C'è una frattura. Dobbiamo essere coraggiose e coraggiosi , tutti, e prenderne atto, senza giudizi, senza condanne. Ma prenderne atto. Si è spezzato un filo.Potremmo stare ore, giorni e forse più a discuterne, potremmo perderci nei meandri di mille spiegazioni ed analisi sociologiche varie. Tuttavia la situazione resterebbe così come è adesso. Perchè quando guardo la sedicenne sull'autobus che non alza lo sguardo dal cellulare per un'ora intera di percorso e sta messaggiando compulsivamente imprecando contro le unghie rifatte di "...quella**** che mi ha fottuo il tipo.... " ecco, in quel momento, sapere che ho difronte un'adolescente digital native con l'identità liquida non aiuta nè me nè lei riannodare quel filo che le permetterebbe di vivere la propria affettività e sessualità e socialità in maniera più evoluta e gratificante, meno " da branco "  primitivo, perchè il mondo non è fatto di femmine che si disputano il maschio, nè di uomini che "hanno" una  donna da esibire .
Mi chiedo che consapevolezza abbiano queste giovani donne del loro corpo e dell'amore, anche quello fisico...Quindi che fare' L'idea sarebbe proprio CAMBIAMO  PROGRAMMA.
Cominciano dalla scuola : perchè la scuola continua a proporre programmi di letteratura e cultura generale obsoleti, dove per buona parte dell'anno scolastico i giovani si confrontano per mesi con ( perdonatemi davvero !)solo e quasi esclusivamente con  maschi come Alfieri Dante Svevo etc...
le poche donne citate nelle nostre antologie finiscono per essere elencate velocemente tra i " minori " , i loro cognomi memorizzati dagli studenti e tristemente  anche dalle studentesse per superare qualche domandina trabocchetto e superare qualche quiz .Finito lì oplà nel dimenticatoio.
Perchè non favorire la crescita dello spazio di studio e confronto con le tantissime figure femminili della letteratura europea ? Perchè non dire a queste ragazze che tante donne prima di loro hanno studiato e lottato per acquisire spazi dove vedere realizzare i propri diritti e sviluppare le proprie competenze ? Partire da lì, dialogare , costruire percorsi di dibattito. Dare a queste ragazze la possibilità di riannodare quel filo e andare avanti, perchè c'è anche una considerazione fondamentale da fare : LE DONNE DI DOMANI SONO LE GIOVANI DI OGGI. Hanno tutti i diritti e tutto il bisogno di riannodare quel filo e aggiungere il loro pezzo, la naturale evoluzione della cultura femminile. Di questo ne siamo responsabili tutte, noi, oggi.
Quindi perchè non lanciare la petizione per una femminile revisione dei programmi di studio ?
Perchè non inserire , obbligatoriamente, i corsi di Autodifesa femminile nella scuola dell'obbligo e in quella secondaria ? Anche questo cambio di programma permetterebbe di costruire ponti di dialogo con le nuove generazioni di donne.
Perchè, se molte di loro oggi ci dicono di essere contro il femminismo, è anche perchè noi forse no abbiamo fatto tutto il possibile e ci siamo fatte prendere un poco dallo sconforto.....Che ne dite ?

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